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Saremo chiusi dal 20/12, le spedizioni riprenderanno il 7/01. Buone feste!

saldi 2022 perché li stiamo aspettando

E’ tempo di saldi: il 2 luglio inizieranno ufficialmente (noi seguiamo il calendario della regione lombardia essendo la società di Milano). Un po’ presto rispetto al solito….sì a nostro parere si, ma forse ci voleva. Questa stagione estiva che è stranamente ormai agli sgoccioli in quanto a vendite, è stata un po’ più complicata, non ci vergogniamo a dirlo. Certo le cose vanno bene e noi siamo super felici, ma un po’ più di fatica c’è stata e c’è tuttora. Allora spesso ci siamo domandate il perché: la collezione è piaciuta, i costi per ora sono rimasti ancora contenuti (poi parleremo della stagione invernale e già metto le mani avanti dicendo che i costi di produzione e quelli dei tessuti sono aumentati e non di poco: ovviamente noi stiamo facendo il possibile per evitare bagni di sangue 😉 ma essendo un discorso complesso gli dedicheremo un discorso a parte), il riscontro da parte vostra è ottimo! Un doveroso e sentitissimo grazie. Abbiamo notato però che mai come in altre stagioni siano state apprezzate le promozioni: dalla consegna gratuita ai piccoli sconti del weekend. Ci siamo confrontate con altri brand ed il pensiero comune è che in effetti ci sia una piccola discesa o meglio uno stallo nelle vendite (nonostante il fatturato sia comunque in aumento per fortuna!). Dopo grandi picchi di crescita ci sono spesso momenti di calma che creano in persone come me il panico assoluto! Mi sono fermata e mi sono guardata intorno:

L’Europa nel 2020 è entrata in una nuova era dell’e-commerce. Significativamente accelerata dalla pandemia COVID-19, la crescita dell’e-commerce per i beni di largo consumo è esplosa praticamente in tutti i mercati europei durante il picco della prima ondata.

Oggi non si tratta più di sapere se le persone faranno acquisti online, ma di quanto spesso acquisteranno, quanto spenderanno e come useranno l’e-commerce per integrare o sostituire i loro acquisti in negozio.

In Italia la vendita online è aumentata del 16% circa, le persone, anche quelle più anziane, hanno imparato ad utilizzare differenti devices per accedere a negozi in cui magari fisicamente non potevano andare. La comodità dell’acquisto “dal divano” unito all’incremento del customer care assolutamente necessario per far funzionare un sito (a proposito avete visto le nostre novità? Oltre alla chat avete un pulsante whatsApp attraverso il quale chiedere aiuto o consigli su qualsiasi prodotto) ed alla facilità di reso hanno aperto ancora più spazio agli acquisti online.

Ma ora? E’ davvero ancora tutto così facile? Facebook ha messo un po’ i bastoni nelle ruote alle sponsorizzazioni e chi no ha estremo potere attraverso Google si è trovato in difficoltà. Ma dall’altro lato abbiamo ricominciato le vendite offline: eventi ed appuntamenti sono tornati ad essere parte importante del nostro lavoro. Le persone vengono a toccare i tessuti, portano i bambini a provare i capi e le occasioni di organizzare giornate con altri brand dedicate all’artigianato riprendono vigore.

Questo per noi è importantissimo non solo per riprendere contatto con i nostri clienti ma anche per avere feedback costruttivi e reali. Cosa abbiamo capito? Che ora si iniziano a sentire e a subire le conseguenze socio-economiche di ciò che è accaduto negli ultimi 3 anni. Pochi giorni fa nelle stories di instagram ho parlato del perché troviamo giusti e necessari questi saldi.

Quando 8 anni fa abbiamo aperto i Versiliani eravamo puramente artigianato: capi fatti su ordinazione per evitare magazzino e sprechi. Nel corso degli anni siamo cresciute passo dopo passo, senza mai esagerare, con la paura di andare troppo oltre e di non reggere. E questo ci ha premiate con una crescita annua del 60% di fatturato anno dopo anno. Sicuramente, come dicevo prima, la pandemia ha aiutato la nostra attività ma ora bisogna fare i conti con la realtà.

Tante attività hanno chiuso, persone prima messe in smart working ora hanno perso il lavoro, altre hanno deciso di cambiare, di licenziarsi, di trovare nuove strade. La guerra in Ucraina ha messo a dura prova i mercati, il terrore, la paura di quello che potrebbe succedere lascia tutti nell’incertezza. Non starò certo a fare un trattato storico o economico dato che non ne ho le capacità ma credo siano pensieri condivisibili da tutti.

Come dicevo prima, alla nostra apertura i SALDI non erano concepibili: all’inizio perché non avevamo proprio materiale da saldare, poi perché avremmo dovuto vendere in perdita essendo un piccolo brand ed il mark-up non era di certo alto. Da 3 anni a questa parte la crescita del nostro lavoro ci ha imposto di eliminare il made to order in favore del cosiddetto “pronto vendita”. Conseguenza: magazzino, rimanenze (che cerchiamo sempre di evitare calcolando al meglio gli ordini per evitare inutili sprechi) ovviamente.

Questa cosa ci spaventa? Si, sempre un pochino! Perché ci chiediamo come faremo a vendere tutto. Ma questa stagione abbiamo fatto un riflessione in più: questi saldi sono un’occasione. La diminuzione del potere d’acquisto ha reso giustamente parsimoniosi ma il desiderio di avere qualcosa in più rimane. Noi speriamo che questi sconti siano un modo per dare nuova spinta all’artigianalità che in queste situazioni paga il prezzo più alto mentre il fast fashion la fa da padrone. Speriamo di poter dare la possibilità a chi non ci conosce di apprezzare la qualità della produzione, dei tessuti, per tornare piano piano a dare al Made in Italy l’importanza che merita e la possibilità ai piccoli brandi di non essere più minuscole gocce in un oceano. Speriamo che sia un modo per far arrivare la nostra filosofia circa l’abbigliamento per bambini in ogni casa, per togliere quel piccolo sfizio che magari vi siete portate dietro per mesi, per fare un bellissimo regalo a chi si ama. Noi guadagneremo meno? Si è vero ma alle volte bisogna andare in “direzione ostinata e contraria” come diceva De André a provare a stare in equilibrio sempre nonostante il mare in tempesta.

Non alzeremo bandiere contro chi sostiene che i saldi uccidano l’artigianato, andremo solo avanti sulla nostra strada. Non dimentichiamo quello che abbiamo passato e le conseguenze che stiamo vivendo ora. Vi aspettiamo online dal 2 luglio!

(fonti NIELSENIQ)

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